
Design / UX / UI
Lo spazio nella progettazione di interfacce digitali
Oggi vogliamo parlare di spazio.
Spazio inteso come parte integrante della progettazione.
Lo spazio è da sempre parte integrante della trama narrativa di ogni progetto digitale. Costituisce, insieme ad immagini, video e testi, un filo rosso che accompagna gli utenti nella fruizione dei contenuti.
Lo spazio è complementare agli altri elementi di progettazione.
Lo spazio da sempre costituisce un intervallo visivo che enfatizza alcuni contenuti e semplifica la lettura visiva degli utenti.
Lo spazio, come possiamo vedere da questi esempi, crea equilibrio ed armonia visiva. Pone un focus di attenzione visiva su elementi di rilievo per la comunicazione del progetto.


Gli ingredienti invisibili nello spazio
Lo spazio arricchisce il nostro progetto di componenti “invisibili” con un alto tasso di significato come:
- la gerarchia visiva degli elementi
- aumento della leggibilità
- esaltazione della struttura dei contenuti
- una pausa al racconto
Questi elementi sono tutti assolutamente indispensabili per portare agli utenti un racconto per immagini piacevole e ben strutturato. Per ottenere un grande impatto visivo è necessario creare equilibri consistenti ed efficaci.

Come nella progettazione degli spazi fisici, anche in ambito digitale, è fondamentale mantenere bene a mente che lo spazio (che non necessariamente è di colore bianco, ma è semplicemente spazio “vuoto”) è necessario alle persone per muoversi in modo agile senza strettoie visive.
Un buon utilizzo dello spazio permette, attraverso l’utilizzo di tecniche progettuali applicate alla progettazione di interfacce, di esaltare i contenuti e di intrattenere i nostri visitatori che saranno invogliati a scoprire, un passo alla volta, scroll dopo scroll, cosa abbiamo preparato per loro.
Lo spazio può sicuramente essere di supporto alla struttura e imporre, come abbiamo già detto prima, una gerarchia visiva nella struttura.
La lettura in questo senso è sicuramente supportata dall’utilizzo di elementi grafici di interfaccia che codificano le varie funzionalità proposte.
Se utilizziamo un sistema grafico modulare nel nostro progetto avremo sicuramente un consistenza maggiore nella distribuzione degli elementi e nella decodifica del loro utilizzo. Sarà quindi più semplice per tutti comprendere le funzionalità associate agli elementi ricorrenti.
Per raggiungere dei buoni risultati tuttavia è necessario sempre imparare le regole, applicarsi e sperimentare. Rompere le regole sarà una necessità per creare nuovi paradigmi visivi.
Nei prossimi articoli vi presenteremo alcuni dei progetti realizzati in Kaleidoscope. Scoprirete come abbiamo progettato lo spazio, sì anche quello bianco, a supporto dei contenuti.